“Io vorrei, superato ogni tremore
giungere alla bellezza che incalza,
dalla rovina del silenzio, fonda,
togliere la misura della voce
e cantare all’unisono coi suoni”
(Alda Merini)
L’uomo, nel corso della sua vita, si confronta con momenti di successo e affermazione, così come con epoche di crisi e di confusione, con episodi traumatici e fasi di malattia.
E’ importante cogliere la natura e il senso di questi eventi, non tanto per ristabilire la “normalità”, ma per ottenere maggior consapevolezza delle nuove facoltà che sono nascoste nei periodi più bui della nostra vita e che sono necessarie per fare un salto evolutivo.
Qual è il filo che unisce i fatti della nostra biografia? Essi, sia esteriori che interiori, sono in rapporto fra di loro.
Fuori, gli incontri di destino necessari anche se dolorosi, sono preziosi all’ evoluzione; dentro, nell’anima, qualcosa spinge alla trasformazione e vuole essere colto.
Un dato avvenimento che ci accade può presentarsi come risposta ad una domanda interiore; oppure al contrario, può muoverci ad affrontare un fatto personale che altrimenti avremmo voluto evitare.
Bisogna saper cogliere, dal presente, il senso del passato e dare forma alla nostra esistenza, comprendendone la direzione e la meta.
Si tratta in sostanza di prendere in mano attivamente la nostra storia, imparando a vivere con le domande che essa ci induce a porci.
Per molte persone è questa un’esigenza sempre più sentita e lo studio della biografia diventa strumento di realizzazione dell’ individuo e occasione di coscienza del proprio ruolo nel mondo.