Sono passati tre giorni dal laboratorio di disegno di forme. In questi tre giorni si sta manifestando qualcosa che prima non percepivo in maniera così cosciente.
Mentre cammino, i piedi sono aderenti alla terra, quasi la penetrassero, sentendone tutto il calore.
La colonna vertebrale sale leggera e la testa è come se fosse un’apertura verso il cielo. È come sentirsi attraversati da una corrente bidirezionale che trova il suo centro e il suo equilibrio nel cuore.
La sensazione è di estrema consapevolezza.
Come uomo sono caratterizzato da pensieri, luminosi, chiari, cristallini e, come le linee rette, perfetti ma rigidi. Mi danno la forma.
Sono anche caratterizzato da volontà, che si muove nella sostanza, nel calore, in continua tensione, come una linea curva che è tale perché attratta dal suo centro.
Per far agire la forma nella sostanza è fondamentale sentire la relazione che esiste tra le due. Ed è lì che si inizia ad avere coscienza del proprio Io. È l’Io che prende linee curve e linee rette per creare onde su cui far fluire la propria essenza.
Il disegno di forme è un viaggio dentro se stessi in relazione con il mondo. È incontrarsi nelle proprie caratteristiche e riconoscersi nelle leggi del tutto. È cogliere la bellezza dell’armonia che nasce quando c’è equilibrio tra gli spazi tra me e l’altro.
È scoprire che nello scorrere della vita è nei cambi di direzione che c’è la maggior consapevolezza di sé.
Ci son nel respiro due forze diverse
l’aria che entra e l’aria che esce
l’una comprime, l’altra è gradita
Meraviglioso miscuglio di vita
Ringrazio allor Dio quando con pena mi prova
Lo ringrazio ancor quando la gioia rinnova
J.W. von Goethe