«…come le forze celesti scendono e risalgono, penetrando dal cielo verso la terra, facendo risuonare tutto l’universo armonicamente».
( J. W. Goethe Faust 1)
Il medico tedesco Simeon Pressel amava definire la sua arte del massaggio «capace di sciogliere le difficoltà di destino e riordinarne le sorti», cioè in grado di trasformare e restituire il potenziale volitivo all’individuo.
Questa azione si pone fra il nostro compito specifico individuale sulla terra (beato è chi sa riconoscerlo) e la realtà oggettiva del nostro momento attuale evolutivo e biografico, in quell’apparato che ci permette di cambiare, attraverso il fare, noi stessi e il mondo: l’uomo muscolare.
Misteriosa è la vita che, inconsapevole alla quotidiana coscienza, scorre nei muscoli che, come sciami di pesci, si muovono all’unisono con imprevedibile sincronia.
Che cosa sappiamo realmente di un semplice movimento della nostra mano che, scorrendo lungo il braccio, si manifesta nel gesto di offrire o afferrare? Conosciamo l’intenzione a partire da una rappresentazione e da un sentimento, ma non la sua essenza.
Una locomotiva ha in testa manometri, orologi, leve, utili a organizzare e modulare il suo moto. Ma esso stesso è pura combustione ed effetto del calore, dell’ebollizione dell’acqua nella caldaia che si trasforma in pressione, generando moto, fino alle ruote.
Trasferendo questo esempio all’uomo, oggi si ritengono i suoi nervi motori attori del movimento, ma essi lo sono tanto quanto i manometri che orientano il macchinista.
Siamo immersi in questo luccicante sciame muscolare, nel quale fluttuano i nostri impulsi volitivi, ricevendo, dal muscolo stesso, dalla sua intrinseca qualità che è l’equilibrio fra crampo e flaccidità, la forma, quindi la qualità delle nostre azioni. Così come ogni azione (o la sua omissione) forma e struttura il muscolo stesso.
Qui stiamo parlando di rimembranza, cioè la memoria delle membra, dove si stratificano e cristallizzano i risultati delle nostre azioni, sia quelle quotidiane sia quelle molto lontane nel tempo e questo diventa il codice scritto del karma nell’uomo muscolare.
Attraverso l’impulso della mano nel massaggio, quando nella sua forma sono presenti le qualità archetipe del nostro sistema solare, può accadere, nel giusto tempo, che si risvegli e manifesti, nel profondo della volontà, il nostro compito sulla terra. Altrimenti detto: ciò che è potenziale in noi si risveglia, ponendosi così al servizio del «libero» atto. Si intende che in questo magico momento la potenza si offre all’azione, che si sviluppa solo per libera scelta dell’individuo.
Abbiamo citato il massaggio in quanto via diretta per un approccio all’intima realtà dinamica della muscolatura, ma anche e soprattutto l’euritmia o la ginnastica Bothmer o perfino l’arte della parola (attraverso la laringe) sono vie per penetrare e trasformare il profondo della nostra rimembranza in atti liberi.
Nel nostro sistema muscolare vive l’intero sistema planetario,
così come l’intero cosmo nella nostra meccanica ossea.
(R. Steiner OO153.88).